8/9/10 giugno 2006 - Quartiere Sa Marina Ma l'amor mio non muore. Nel futuro. Nella memoria. Nella libertà. Con l'aggiunta di un punto interrogativo, di un segno di interpunzione che s'interroga, che vuole interrogarci tutti sul mondo che viviamo, e su come la letteratura - e più in generale la creatività - possano migliorare la nostra vita. Una citazione, o un campionamento - a meglio definire l'operazione di recupero e ricontestualizzazione di una frase evocativa a più livelli, come è uso nella musica elettronica e nelle culture di strada - che offre la possibilità di essere variamente interpretata, pur mantenendo un cuore vivo e inequivocabile di resistenza, e di passione, e di gusto per la prospettiva. Ma l'amor mio non muore? L'Associazione Culturale Chourmo prova a chiedere questo, agli autori e agli artisti ospiti, sardi e non: se è possibile, oggi, pensare prima e raccontare poi la necessità del cambiamento, del miglioramento, attraverso la riflessione creativa sulla nostra storia, sul valore della libertà, sul bisogno di individuare prospettive future di convivenza e solidarietà. Ma l'amor mio non muore è anche la chiusura di un cerchio, iniziato alcuni anni fa con il primo Marina Café Noir. Un cerchio che ha voluto contenere gli argomenti, i luoghi e gli autori con i quali, anche attraverso il pretesto del nero, del genere noir, abbiamo provato ad interpretare e a interrogare la realtà, e la nostra storia e i nostri modi di vita. Sono queste, sono ancora queste le coordinate offerte agli scrittori, ai musicisti, agli attori, ai performer, ai filmmaker e ai cittadini chiamati quest'anno a partecipare alla quarta edizione del Marina Café Noir - Festival di letterature applicate, che si terrà come è ormai tradizione a Cagliari, nel quartiere storico de Sa Marina. E' la richiesta di partecipazione ad un Festival anomalo, popolare e di confronto, che ambisce all'incontro creativo tra autori e fruitori, e tra autori e autori, e tra diverse parti della città e dei mondi culturali che ne fanno parte. Quest'anno con un' ulteriore apertura geografica, sia in termini di autori dalle diverse provenienze (messicani, canadesi, svedesi, francesi quelli auspicati, oltre che un maggior numero di italiani), sia in termini di spostamento della carovana del Chourmo in altre località, oltre a quella storica cagliaritana: verso la provincia, in diversi paesi dove, grazie agli accordi presi con la Provincia di Cagliari e alle realtà culturali locali, cercheremo di riprodurre le atmosfere e le situazioni del Marina Café Noir. La formula rimane inalterata, quindi: produzioni inedite di spettacoli teatrali e musicali, reading, sonorizzazioni di testi, presentazioni di libri, incontri con gli autori, laboratori, installazioni, lezioni universitarie informali, mostre. Poi, dall'anno prossimo, si cambia, forse. Poi dall'anno prossimo saremo cambiati noi, forse. Ma non è detto. Il futuro latita, la memoria è incerta, la libertà un fantasma, a volte. Ma l'amor mio non muore.
Immagini su www.marinacafenoir.it
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