Di nuovo la città e le sue storie, anzi le città, al plurale, perché i luoghi in cui viviamo sono molteplici, come molteplici sono i modi in cui li possiamo vivere, a Cagliari come altrove;
di nuovo gli scrittori e i loro mondi, la materia prima di cui sono fatti i nostri sogni e i nostri progetti, la pasta culturale che cerchiamo di far lievitare collettivamente;
di nuovo ospiti, noi e loro, noi di loro e viceversa, ospiti di queste storie e di questo tempo, come lo siamo tutti del quartiere e della città che abbiamo e che ci ha scelto per la nostra festa delle storie/laboratorio permanente.
La settima edizione del Marina Café Noir reclama la sua metropolitanità sin dal titolo, riallacciandosi direttamente alla propria storia e alla propria vocazione urbana e meticcia, così come sin dal titolo evoca esplicitamente la sua abitudine allo scambio e al movimento, mettendo l’accento sulla condizione transitoria - da passeggeri, verrebbe da dire – di ognuno di noi.
Come ogni anno, le varie anime del Festival – letteraria, musicale, teatrale, visiva e quant’altro - cercheranno l’incrocio reciproco nei vari progetti inediti (anche quest’anno quasi trenta) che si susseguiranno nelle quattro giornate di settembre, a partire dalle storie degli autori presenti scelte dall’Associazione Chourmo per l’occasione.
La città (le città) dei migranti e del lavoro, quelle della memoria, delle controculture, della resistenza, del noir (ognuno ha le ossessioni che si merita): ecco le città che racconteremo, ecco i luoghi che proveremo a condividere. Non solo, certo: come è nostra abitudine, fuggiremo il rigido monografismo, saremo pronti ad “ospitare” anche progetti differenti, oggetti strani, proposte inaspettate.
Quindi gli ospiti veri e propri, nomi noti e meno noti, come è tipico del Festival, alcuni nell’isola per la prima volta, altri già transitati anche dalle nostre parti, tutti chiamati a raccontare (e raccontarsi) in maniera originale e a diretto contatto con gli artisti isolani, la vera spina dorsale del Marina Cafè Noir, i compagni di viaggio di un avventura altrimenti impensabile.
Perché Città, per il Chourmo, non può che fare rima con Ospitalità.
info e programma su www.marinacafenoir.it
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